Il 30 maggio ricorre la ventesima edizione della Giornata nazionale del Sollievo, istituita con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 maggio 2001 e promossa ogni anno dal Ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti onlus.
In occasione della XX Giornata del Sollievo, i cui principi ispiratori trovano attuazione nel «promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso di vita non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione», la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, unitamente alla Fondazione Cannavò e alla Fondazione Ghirotti, ritengono utile realizzare iniziative per sostenere le previsioni della L. 38/2010 e la relativa contestualizzazione ai tempi di Covid.
Come è noto la L. 38/2010 garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato nell’ambito dei LEA al fine di assicurare cure e assistenza nelle fasi finali della vita, nel rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, dell’equità nell’accesso all’assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza in questa delicata fase dell’esistenza.
Alla luce dell’emergenza pandemica in atto, il sistema sanitario si trova davanti a nuove sfide da affrontare per fornire risposte più adeguate ai bisogni di una popolazione crescente di malati sempre più anziani, affetti da malattie cronico degenerative in fase avanzata o terminale, in condizioni cliniche di estrema fragilità e di grave sofferenza. Con duro realismo è emerso che l'interruzione traumatica dei contatti umani e familiari causata dall'impatto devastante della pandemia per le persone più fragili, è stata ed è lacerante dal punto di vista affettivo e psicologico, fino ad essere essa stessa causa di aggravamento della patologia e che buona parte di queste morti avviene in solitudine e nel contesto di una disattenzione colpevole nei confronti della complessità dei sintomi e delle problematiche sociali, psicologiche e spirituali che compaiono nelle ultime fasi e soprattutto nelle ultime ore di vita. La solitudine fisica, psico-emozionale, spirituale per i pazienti più fragili e anziani causa disorientamento cognitivo e sofferenza psicologica percepita con vissuti di inutilità e di abbandono e genera depressione, inappetenza e altri disturbi dell'umore che possono aggravare le patologie esistenti.
Il webinar del 23 giugno dal titolo “Cure palliative e umanizzazione delle cure: una cifra di civiltà”, consentirà di approfondire le tematiche che attengono non solo al comune sentire umano, ma anche al senso di responsabilità di tutti gli operatori sanitari impegnati nelle attività assistenziali e di cura.
L’evento intende promuovere e sensibilizzare la cultura del sollievo dalla sofferenza anche attraverso l’impegno professionale del farmacista che ha una solida vocazione al servizio scolpita nel proprio codice genetico quale mezzo per la tutela della salute quale diritto fondamentale dell’individuo e interesse della comunità.
Tale diritto va tutelato ancora di più nel periodo di fine vita, continuando a garantire cura e assistenza, salvaguardando dignità e umanità della persona con l’obiettivo di dare un contributo anche al Servizio sanitario nazionale, attraverso la declinazione di questi principi luminosi della Costituzione nella attività quotidiana del farmacista, di tutti gli operatori sanitari e del volontariato nonché nella vita reale delle persone.